Mauritania: la regina del deserto
Finalmente arriva il momento di partire per questo viaggio così tanto atteso, desiderato ed immaginato.
Il primo impatto mi mostra che la sabbia arriva anche in città e ricopre quasi tutto; la sabbia soffice ai margini della strada mi accompagna in tutto il percorso che mi porta a raggiungere la prima meta.
A tratti asfalto, attorniato da distese piatte di polvere e sabbia e poi dune più alte che spesso ricoprono sinuose parte della strada.
Lo spazio si fa sempre più grande e i miei occhi possono viaggiare fino ai margini dell’orizzonte portando con sé anche la mente e l’immaginazione.
Ancora una volta incontro l’Oceano Atlantico in tutta la sua impetuosità e grandezza, bordato, in questo caso, anch’esso dalla sabbia del Sahara.
Navigare nelle acque placide e calme della laguna di Banc d’Arguin mi fa pensare ad un tempo passato, che probabilmente non ho mai vissuto fisicamente, ma che sa di eternità, di qualcosa che è sempre esistita e che ancora esiste quasi completamente immutata.
Il mio viaggio prosegue e si abbandona l’asfalto che mi accorgo essere fatto di conchiglie e continua a catturare il mio sguardo stupito nonostante non lo ami.
Le piste mi portano su distese di sabbia soffice come il borotalco, ora su pietre e su terreni misti catapultandomi continuamente in paesaggi molto diversi fra loro e di strabiliante bellezza.
Tutto è ancora intatto ed immutato, modellato dal vento e dal sole, e poco da mano umana.
Incontro vari nomadi coi quali mi fermo a scambiare qualche parola e a bere un thè.
Con sguardo fiero e gentile mi danno il benvenuto nella loro terra.
Raggiungo la città di Chinguetti, dal nome così bello e suggestivo – ho sempre pensato, e mi vengono aperte le porte di importanti biblioteche.
Molti testi qui conservati sono preziosi, preziosissimi e continuano a diffondere, oltre alla saggezza che hanno portato, lo scorrere inesorabile del tempo in un luogo così ostile.
Il viaggio di Novembre 2023
2 Novembre
Eccoci arrivati in Mauritania.
Il nostro viaggio inizia con la visita del vivace mercato del pesce di Nouackchott, la capitale, dove ogni giorno sulla spiaggia si possono vedere le barche che entrano in ed escono per la pesca e comprare pesce freschissimo.
Ci dirigiamo poi verso Banc d’Arguin, parco nazionale e area naturale protetta, vasto asilo per uccelli migratori. Il clima temperato e l’assenza dell’uomo rende il parco particolarmente adatto ad accogliere varie specie di uccelli tra i quali fenicotteri, pellicani e molti altri. Tra le 25000 e le 40000 coppie di uccelli appartenenti a 15 specie diverse la rendono la colonia più grande dell’Africa occidentale
Le acque costiere sono tra le più ricche di pesce dell’Africa occidentale.
Assaporiamo questi luoghi immersi in un ambiente davvero speciale che ci immerge in un profondo silenzio e a stretto contatto con la natura.
7 Novembre
Il percorso che ci separa da Chinguetti ci riserva un sacco di stupore e meraviglia.
Il deserto ci avvolge e comincia a circondarci in tutte le sue varie forme, espressioni e colori.
Lasciamo definitivamente l’asfalto per percorrere piste che scorrono a volte piatte sulla sabbia che ci fa scivolare, a volte su percorsi rocciosi che ci fanno sobbalzare per poi incontrare meravigliose oasi ristoratrici.
La bellezza che ci avvolge è davvero stupefacente e in questi giorni di sorprendenti trasferimenti il viaggio non è tanto la destinazione, ma propriamente il percorso, l’andare.
Meravigliosa Mauritania 🇲🇷
9 Novembre
Raggiungiamo Chinguetti, la più famosa città carovaniera della Mauritania considerata la settimana città santa dell’Islam.
Fu l’antica capitale dei mauri, celebre per gli eruditi islamici e ammantata da una percepibile aura storica.
Chinguetti è addossata al tratto più esteso di dune della Mauritania, quindi circondata dal grande oceano di sabbia, ma anche l’esplorazione del dedalo di vicoli della città vecchia, detta Le Ksar, risulta una visita interessante.
L’edificio principale è la moschea cinquecentesca in pietra e di grande interesse sono le biblioteche che custodiscono gli antichi manoscritti. Il legame tra deserto e letteratura è fortissimo, inscindibile, ancestrale.
La nostra giornata prosegue con un fresco pranzo nell’oasi dove acqua e palme donano refrigerio e si conclude con una lunga passeggiata a dorso di dromedario per raggiungere la duna più alta da dove ammirare il tramonto.
11 Novembre
Raggiungiamo Ouadane, la tappa più ad est, all’interno, del nostro itinerario in Mauritania.
Situata sull’altopiano dell’Adrar, venne fondata nel 1147 dalla tribù berbera Idalwa el Hadji e divenne ben presto un importante tappa per le carovane e centro di commercio.
La vecchia città, nonostante sia in rovina, è ancora sostanzialmente intatta e un piccolo insediamento moderno si trova alle sue porte.
È testimone di un Sahara vitale, ricco di abitanti, scambi commerciali e vivacità culturale… un Sahara tutt’altro che deserto.
Poco lontana si staglia la struttura geologica circolare Guelb er Richat, che andiamo a scoprire. È chiamata anche “occhio del Sahara” ed è probabilmente causata da una depressione improvvisa della crosta terrestre.
Agli occhi di chi ha la fortuna di raggiungerla Ouadane sembra un miraggio.
13 Novembre
Abbiamo visitato il sito di Agrour nell’altopiano di Adrar; i suoi piccoli rifugi naturali ospitano una ricca collezione di pitture rupestri che raccontano come fosse diverso l’ambiente che oggi ci ospita.
Raggiungiamo il passo di Amogjar dove si trova Forte Saganne e successivamente Atar la città capoluogo della regione dell’Adrar.
Percorriamo ancora bellissime piste che ci portano ancora in mezzo a bellissimi erg (dune di sabbia) e a scoprire inaspettate oasi come quella di El Berbara.
Quanto stupore ogni giorno ci ha accompagnati…difficilmente scorderemo le emozioni che ci hanno pervasi in questo viaggio che ha superato ogni aspettativa.
Il viaggio di Settembre 2023
9 Settembre
La Mauritania é tra i luoghi meno densamente popolati della terra e lo spazio desertico che separa un’oasi dall’altra o un accampamento di beduini dall’altro, sovente è smisurato…
L’incontro coi beduini, “i bevitori del vento”, uomini dignitosi e dimenticati ci regala speciali emozioni e ci riporta ad un tempo molto lontano.
Oggi come allora, tra queste dune colore dell’oro prezioso, asini e dromedari attraversano la sabbia immacolata continuamente ridisegnata dai venti.
Un tuffo nella purezza, integra senza diminuzioni o sottrazioni, per un viaggio d’altri tempi…
18 Settembre
Appare improvvisamente Ouadane, adagiata su una collina in mezzo a distese di sabbia.
Le sue abitazioni, oggi in rovina, sono colore della rossa roccia su cui sorge il villaggio.
Venne fondata dai berberi nel X secolo e fu centro fiorente dove stazionavano le carovane e per il commercio di datteri, sale e oro.
A circa 40 km dalla città si trova l'”Occhio del Sahara”, struttura di Richat, un cratere di circa 50 km di diametro dalle incerte origini.
Il paesaggio rende difficile credere che questo paese fosse, un tempo, ricco di laghi, fiumi e vegetazione oggi sopraffatti dalle sabbie del Sahara.
I Viaggi di Hirundo
Perché Nessun Luogo è Lontano
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